5 scuole innovative che ci piacciono tanto
Le scuole con progetti innovativi che mirano ad un’educazione esperienziale e consapevole ci stanno davvero a cuore. Dopo aver fatto un’attenta ricerca, vi descriviamo le nostre scuole preferite. Quali saranno le vostre?
Top 5 delle scuole più innovative del mondo
1. COPENAGHEN: Ørestad Gymnasium, la scuola nel cubo
È una scuola che è stata voluta dal comune di Copenaghen per offrire servizi scolastici all’avanguardia per ragazzi dai 16 ai 19. Lo scopo della scuola è quello di rendere gli studenti protagonisti attivi del loro percorso di apprendimento, per far ciò la scuola è stata progettata con aule aperte, tavoli uniti ad isola, palchi e gradinate. I docenti in questa scuola progettano le attività scolastiche in maniera anticonvenzionale: non ci sono solo le classiche spiegazioni e interrogazioni, come nelle scuole tradizionali, ma gli alunni collaborano insieme nei loro percorsi personalizzati di apprendimento.
L’istituto è ricco di ambienti polifunzionali in cui gli studenti possono stare la mattina e il pomeriggio studiando, lavorando in gruppi, partecipando ad attività, convegni e rilassandosi di tanto in tanto su grandi pouf e cuscini. La struttura sembra un grandissimo cubo dalle grandi vetrate trasparenti. Nel piano terra si trovano, oltre agli uffici amministrativi anch’essi aperti e visibili, l’area mensa e la palestra. La palestra è un grande spazio che viene utilizzato per diverse attività, grazie alle pareti scorrevoli interne che permettono di suddividere gli spazi in più aree.
Al centro della struttura c’è una grandissima scalinata che rappresenta il luogo della socializzazione e del movimento (il passamano, è un enorme scivolo studiato in tutta sicurezza). La scuola è aperta anche alle attività esterne alla didattica infatti, racconta il preside della scuola: “gli studenti che vogliono lavorare su un particolare progetto, suonare, produrre video e utilizzare gli studi e l’attrezzatura della scuola, possono richiedere una tessera d’entrata e usare gli ambienti della scuola durante il weekend”.
Ampio spazio è data alla tecnologia con laboratori appositamente studiati e grazie al Learning Management System attraverso il quale il docente condivide con gli studenti il piano dei contenuti e gli aspetti organizzativi legati agli spazi e ai tempi. All’esterno sono disposti altri tavoli dove gli studenti possono svolgere le loro attività di gruppo, sotto la supervisione dei professori. E’ una scuola, come dice il preside, in connessione con il mondo esterno.
2. Egalia Pre-school. Stoccolma, Svezia. La scuola della parità
Egalia is a kindergarten founded by Lotta Rajalin thanks to municipal funding. Opened in 2010, it hosts children from 1 to 6 years-old. The innovative system of this school stands on the total parity among students without distinction of gender, social class, religion, disability and sexual orientation. Children are called by name without any categorization so that children can learn to judge only by their actions. No pink or blue aprons, little cars or dolls. Here children are stimulated to the continuous exchange of roles.
3. Espoo: Saunalathi School, la scuola della felicità
La Saunalathi School, nella città di Espoo, in Finlandia è stata costruita partendo dal concetto che l’ambiente ha una grande influenza sull’apprendimento e sulla felicità dei bambini; è tra le nostre scuole preferite perché rappresenta un modello di scuola aperta e senza barriere.
La struttura di 10 mila metri quadrati ospita 750 studenti, dalla scuola d’infanzia all’adolescenza. Gli architetti che l’hanno costruita sono stati attenti a creare degli spazi aperti, ariosi, ampi e luminoso: “l’istituto non è pensato solo come un posto dove studiare le materie tradizionali, ma per diventare un punto focale della città di Espoo”. La biblioteca, infatti, è aperta al pubblico di sera, e “c’è una crescente integrazione tra la scuola, l’asilo e lo youth club”.
Le decorazioni degli interni e degli esterni sono state create dagli architetti con materiali naturali per creare un’atmosfera calda ed accogliente. Nelle aree dove i bambini giocano e si rilassano le pareti sono dipinte con colori vivaci ed ogni aula ha colori diversi per non far perdere e disorientare gli alunni più piccoli. Tutte le aree della struttura sono collegate tra di loro.
Le vetrate che si affacciano sulla strada permettono agli alunni di connettersi e affacciarsi sul mondo reale. L’approccio pedagogico utilizzato è libertario, infatti i bambini sono lasciati liberi di sedersi dove vogliono, in qualsiasi posizione; sono liberi di muoversi nella classe e di spostare le loro sedie.
All’interno della scuole vi è un bar e un ristorante considerati luoghi d’incontro tra gli alunni e gli insegnanti al di fuori dell’ambiente di apprendimento. Le aree esterne sono dedicate allo sport e alle passeggiate. Di sera la scuola si trasforma in un centro d’intrattenimento per tutti i cittadini.
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4. Steve Jobs School. Amsterdam, Paesi Bassi. La scuola che pensa differente
Questa è una delle scuole più innovative al mondo che rifiuta la didattica tradizionale incoraggiando gli studenti a seguire i propri tempi di apprendimento. Ogni studente sceglie da solo la sua strada e segue un piano di sviluppo individuale che è controllato e modificato ogni sei settimane dai ragazzi stessi, dai loro genitori e dagli insegnanti (che vengono chiamati coach). Tutti gli studenti, a partire dai 4 anni, hanno un iPad dotato di app che li guida nel loro percorso di apprendimento. Il motto della scuola è: ognuno al proprio ritmo.
5. La scuola possibile di Torino
A Torino esiste una scuola senza banchi e ne compiti. È la scuola possibile fondata da Laura Milani. La scuola, per gli alunni dai cinque ai tredici anni, nasce da una ricerca dello Iaad (l’Istituto di arte applicata e design, di cui Milani è direttrice) durata due anni. La scuola vuole fornire ai suoi alunni un apprendimento esperienziale basato sulle conoscenze del ventunesimo secolo.
Il percorso di studi è fondato su un approccio interdisciplinare e multidimensionale e progettato ad hoc per aiutare ciascun studente a esprimere il proprio potenziale. In questa scuola le materie non si studiano in modo tradizionale, ma come “soggetti fluidi e interconnessi per percepire, comprendere e apprendere l’universo nella sua totalità”.
“La scuola non coglie le opportunità della contemporaneità. La scuola possibile vuole portare l’innovazione all’interno del percorso formativo, vuole appassionare i piccoli uomini alla meravigliosa complessità della contemporaneità. La scuola possibile non è solo una scuola, è proprio un nuovo metodo che si preoccupa in primo luogo della felicità della persona e che vuole formare cittadini globali del futuro felici e realizzati” afferma la fondatrice Laura Milani. Le lezioni possono essere seguite in Italiano o in Inglese e grande spazio sarà dato al coding per promuovere e sviluppare competenza essenziale del ventunesimo secolo.
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L’AUTRICE
Letizia Grasso, Pedagogista
“Tutti i grandi sono stati bambini, ma pochi di essi se ne ricordano” Questa frase è impressa nel mio cuore. La bambina che si meraviglia delle piccole cose è sempre con me. Credo fermamente che la scuola debba puntare sulla costruzione autonoma delle conoscenze attraverso il contatto diretto con il mondo esterno e, dunque, tramite le esperienze di vita. Una scuola aperta alla vita e che dalla vita stessa apprende. Una scuola che insegni a osservare ogni piccola cosa, a meravigliarsi e a porsi domande. Una scuola che formi degli adulti che sappiano riflettere e mettere in relazione mente e cuore”.