Il legame con le proprie origini
Oggigiorno sempre più spesso i più piccoli perdono la consapevolezza del proprio territorio, della propria comunità e delle proprie origini.
In un mondo globalizzato è sempre più difficile riuscire a mantenere un senso di identità e di comunità ed è ancora più complesso trasmetterlo alle nuove generazioni che vivono questo momento di forte globalizzazione.
Mantenere un legame con le proprie origini e identificarsi in un gruppo o comunità è molto importante. Oggi in diverse aree del mondo, sempre più spesso emerge questo bisogno di appartenenza, di legame tra tradizioni culturali e linguistiche. La storia ha forgiato i popoli caratterizzandoli l’uno dall’altro.
L’arte ad esempio è sempre stato uno strumento per tramandare sapere e tradizione per conoscere le proprie origini e pur nelle differenti forme espressive ha il potere di caratterizzare e unire allo stesso tempo tutti i popoli in un’enorme opera d’arte.
L’uso del dialetto
Un elemento che i diversi popoli stanno oramai perdendo è ad esempio il dialetto linguistico. Il dialetto è un elemento che crea una forte aggregazione e senso di appartenenza ad una specifica comunità, pur facendo parte la stessa di una comunità più ampia.
Questo è il caso dell’Italia dove le diverse aree geografiche contaminate da popoli e viaggiatori con tradizioni e lingue differenti che vi hanno transitato, hanno dato vita alle varie comunità, ognuna con le proprie caratteristiche che non compromettono il senso unitario del popolo italiano. Inoltre il dialetto, unito alla lingua ufficiale del proprio paese, ha il potere di innescare quel meccanismo che è ben spiegato qui.
Emerge quindi quanto tutto ciò sia importante sopratutto per i bambini: la conoscenza tramandata, le tradizioni, i dialetti, la varietà dei cibi, sono tutti elementi che rassicurano il bambino dandogli prima di tutto un posto nella propria comunità e poi nel mondo.
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Alla scoperta dell’altro
Nel supermercato della globalizzazione oggi si è perso anche il senso di scoperta. La globalizzazione tende infatti a cancellare le differenze culturali, creando un senso di vuoto e insicurezza. Ma maturare un senso di sana appartenenza e di conoscenza per la propria storia aiuta ad aprirsi ad gli altri senza timore, verso la scoperta della storia e della particolarità dell’altro.
Uno strumento straordinario per il bambino è proprio la consapevolezza della differenza e del confronto necessari per comprendere e considerare “l’altro” un individuo libero differente ma lo stesso uguale a lui. Per fare ciò è necessario che prima si inneschi il lui un senso di coscienza che passa sicuramente dalla conoscenza delle proprie origini e di ciò che ha attorno.
Ad esempio la cucina è un forte veicolo di aggregazione. Essa caratterizza un gruppo, ma allo stesso tempo ha il potere di incuriosire e innescare nuove connessioni. Per questo è molto importante sperimentare sempre piatti diversi con i bambini, magari spiegando loro la provenienza il motivo della differenza con quelli che è abituato a conosce. Allo stesso tempo è importante riscoprire i piatti tipici della propria tradizione.
Lo stesso vale per il dialetto, conoscere e comprendere la lingua dei propri nonni, giocando a scoprire le differenze con la lingua ufficiale aumenterà nel bambino la capacità di apprendimento di nuove lingue.
Il viaggio che porta alla conoscenza di ciò che si è parte dalle tradizioni del proprio popolo. Per essere cittadini del mondo è necessario prima di tutto conoscere il proprio posto in esso.
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