La sportivita’ come valore
Praticare uno sport è indubbiamente un’attività importantissima per la crescita psico-fisica del bambino. Fa bene al fisico per ovvi motivi, ma è anche un buon allenamento per i bambini per crescere socialmente e imparare a confrontarsi e relazionarsi con gli altri nella loro futura vita da adulti. Spesso, però, la pratica di alcune discipline sportive è tradotto dagli adulti come gara agonistica e spingono i propri figli a praticarlo sin da piccolissimi, inducendoli anche a vedere gli avversari come “nemici“, dimenticando spesso che una delle motivazioni delle attività sportive è quella di promuovere il valore della sportività.
Cos’é la sportività?
E’ lo spirito di correttezza e lealtà che si instaura tra i protagonisti e chi assiste una gara sportiva.
Ci sono tantissimi modi per insegnarla ai più piccoli, ma di certo questo deve avvenire innanzitutto attraverso l’esempio degli adulti, mostrando piccoli gesti come la stretta di mano.
Spesso è difficile farlo, specie se in quel momento la gara non è stata a favore della propria fazione. Ma è importante innanzitutto dare l’esempio perché un bambino che rispetta gli altri in campo, tenderà a farlo anche nella vita di tutti i giorni.
Come insegnare la sportività ai bambini?
Qualunque cosa tu faccia, il tuo esempio è quello che il bambino tenderà a seguire. Ecco alcuni consigli su come trasmettere il valore della sportività ai più piccoli:
1. Non far praticare a tuo figlio uno sport solo perché è ciò che ti piaceva fare. Quando è più grande, lascia che sia lui a scegliere lo sport e il livello agonistico da praticare.
2. Commenta positivamente. Se hai qualcosa da ridire sulla condotta di una gara sportiva o se semplicemente non ti stanno bene i commenti di altri genitori, fai in modo di dirlo nel privato, nel limite del rispetto e non di fronte ai bambini e .
3. Se sei l’allenatore della squadra in cui gioca tuo figlio, ricordati che sei innanzitutto un genitore. Usa sempre parole incoraggianti, non fare favoritismi e non pretendere troppo da lui.
4. Dopo una gara, con esito positivo o negativo, non lamentarti con il tuo bambino. Piuttosto, chiedigli come si fosse sentito durante il gioco e indaga sulle sue piccole debolezze proponendogli delle attività che potrebbero invece rafforzarlo e di conseguenza incoraggiarlo.
5. Applaudisci per ogni azione buona, anche se si tratta dell’avversario e in caso di vittoria, congratulati con gli altri genitori e i loro bambini per aver vinto.
6. Prendi come esempio atleti noti per la propria sportività e falli conoscere a tuo figlio come un modello da seguire.
7. Ricordati che si tratta di tuo figlio e non di te. Gioisci il momento e pensa invece alle capacità che tuo figlio sta acquisendo come il fare nuovi amici e le tante altre competenze che gli serviranno nella vita.
I bambini molto piccoli, dai quattro ai sette anni, necessitano vivere lo sport senza il peso della competitività. Anzi, devono viverlo con un approccio situazionale, orientato all’esperienza e spontaneità attraverso la strumentalità delle regole del gioco.
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