Makers: gli artigiani digitali 2.0
Il fai da te ha da sempre appassionato uomini e donne che hanno utilizzato le loro idee e la loro manualità per creare nuovi prodotti. Oggi con l’era digitale i nuovi artigiani si chiamano Makers e sono persone appassionate di tecnologia che creano prodotti innovativi e futuristici.
Chi sono i Makers?
I makers (dall’inglese to make, che significa fare) sono tutte quelle persone che condividendo insieme le loro idee, grazie alle loro conoscenze digitali e utilizzando strumenti tecnologici creano dei prodotti innovativi. Il loro approccio non è più quindi quello del fai da te ma, del “facciamo insieme”. Sono infatti una comunità internazionale ben allargata, presenti in oltre 100 paesi, che si scambiano le informazioni o direttamente sul web, o nei Fab lab, dei laboratori organizzati appositamente.
“Il maker è una persona che prova piacere nel costruire oggetti con le proprie mani, con la propria inventiva, la propria tecnica e le proprie abilità. Il maker fa quello che gli artigiani fanno da secoli, con l’amore per il proprio lavoro e per la propria arte, con il supporto delle nuove tecnologie: è un artigiano digitale, che utilizza nuovi strumenti per reinventare una professione che sta scomparendo”
( Dal manuale per aspiranti Makers “DEL MAKER.- la guida pratica e completa per diventare protagonisti della nuova rivoluzione industriale)
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Cosa fanno i Makers?
I nuovi artigiani 2.0 creano i loro prodotti attraverso degli strumenti tecnologici come frese, stampanti, penne 3d, software e hardware open source. Ad esempio riescono a costruire una lampadina dotandola di un processore wi-fi che controlla twitter e cambia il colore delle luce se qualcuno twitta il suo nome. Disegnano i loro prodotti al computer e poi li stampano con stampanti 3-d. I Makers di tutto il mondo stanno utilizzano molto la piattaforma italiana hardware “Arduino”, grazie alla quale possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, temperatura e umidità e molti altri progetti che utilizzano sensori, attuatori e la comunicazione con altri dispositivi.
Mini Makers crescono
Per i piccoli geni creativi molti centri didattici, associazioni e scuole organizzano i mini makers, ovvero attività laboratoriali sugli obiettivi STIAM: Scienza, tecnologia, ingegneria, Arte e Musica. In questi laboratori spesso vengono utilizzati dei software progettati per la didattica scolastica come Scratch, TinkerCAD, Raspberry Pi e Blockly games. In particolare i bambini si divertiranno apprendendo la Modellazione di oggetti in 2D e 3D, la Stampa 3d, l’Arte Interattiva, la Robotica, la Video Arte, la Musica Elettronica, la Programmazione dei computer. Sono molte le scuole che a partire dal 2016 hanno potuto sperimentare la stampante 3d Minimaker. E’ la prima stampante 3d progettata per le scuole che ha già definito i nuovi standard in termini di sicurezza e affidabilità per un uso didattico. Grazie a questo nuovo strumento i bambini e i ragazzi possono partecipare ai FAbLab scolastici, veri e propri Atelier creativi, in cui ogni strumento è funzionale al percorso didattico ed educativo di ogni singolo alunno.